Ferite Invisibili | Convegno a Smerillo (Marche) del 22 settembre 2018
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Convegno a Smerillo (Marche) del 22 settembre 2018

“Ho perso il conto di quante conferenze ho fatto in svedese in giro per l’Europa. Con immenso piacere ho accettato ogni invito a parlare di violenza domestica; di come si scopre, che cos’è e come se ne può uscire. Ieri ho avuto l’onore di farlo in italiano nel piccolo comune marchigiano, Smerillo, in provincia di Fermo. Rimasi incantata la prima volta che vidi questo paese. Sembrava davvero un sogno! Natura spettacolare, montagne maestose da una parte e mare immenso dall’altra; tutto circondato da un verde rigoglioso e importante e ricco di Pace.
Il mio grande amico Marco Ercoli mi presentò questo paese mesi fa. Siamo partiti da Roma e facendo la Salaria proprio lì nel cratere mi sono davvero resa conto delle conseguenze del terremoto. Quel giorno è nato un amore grande tra me e Smerillo ed anche per le Marche. Voglio andarci e riandarci, dissi a Marco. È stato lui a organizzare tutto ieri. Il suo amore per la terra di origine non conosce confini e tramite social media ha reso tutto possibile. Io voglio che si sappia dappertutto: c’é sempre una via di uscita! Anche a Smerillo.
Quando si  capisce che cos’é la violenza, come si scopre e come fare per uscirne è più facile. Quando poi ci rendiamo conto che non possiamo controllare la vita degli altri, nè siamo responsabili delle reazioni di altre persone, diventa più facile. Quando realizziamo che ognuno di noi è responsabile delle proprie azioni e che non possiamo cambiare altre persone, ci rendiamo liberi. Liberi di vivere le nostre vite con noi stessi come protagonisti.
1.600 bambini sono rimasti orfani per femminicidio negli ultimi 15 anni. Troppi! Perchè? E giunta l’ora di capire come fermare questo fenomeno. È ora di cambiare la visione dell’amore e della violenza. L’ONU formulò delle parole sui diritti umani già nel 1948.
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.”
“Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.
“Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.”
Come mai che ancora oggi non vengono rispettate? Bisogna riconoscere la violenza prima che sia troppo tardi. Non tutte le ferite sono visibili. Ma c’è sempre qualcuno che ti può capire. Sempre!
Presto potrete leggere un’articolo della psicoterapeuta Liuva Capezzani sulla responsabilità della violenza e la manipolazione della colpa e del controllo.
Annika Widén