Ferite Invisibili | VIOLENZA ASSISTITA NEI BAMBINI
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VIOLENZA ASSISTITA NEI BAMBINI

Di Lucia Femia

Buonasera ; ringrazio Annika per questo invito e la possibilità che abbiamo di parlare di Violenza.

Partendo dal libro dell’autrice Widen “Ferite Invisibili”, vorrei collegarmi parlando di danno invisibile nella violenza Assistita dai bambini.

Questo fenomeno, che e’ stato piu volte descritto sta portando alla luce tutti i meccanismi prodotti dal danno della violenza sui bambini.

L’aspetto dell’invisibilità e’ quello che colpisce perche’ lascia dei segni  e delle tracce indelebili nella mente del bambino e nel suo comportamento.

Vediamo alcuni aspetti di criticità riferiti dai bambini, testimoni di violenza intrafamiliare e nelle situazioni in cui la violenza viene compiuta sulle loro madri.

  • Primo aspetto è quello della sottovalutazione del danno che subiscono i bambini e del fenomeno della violenza intrafamiliare in generale. Nella maggior parte delle consulenze fatte sui bambini emerge che la violenza assistita produce sui bambini effetti traumatici di pari intensita’ a quelli prodotti da episodi di violenza diretta.
  • Il secondo aspetto è quello dell’ascolto, per ascoltare occorre volere ascoltare, se non riusciamo ad ascoltare la violenza sulle donne non riusciremo ad ascoltare la violenza sui loro figli e tutti i fenomeni a cui assisteranno rimarranno sommersi.

Analizziamo i ruoli all’interno di queste dinamiche:

Il ruolo del genitore che maltratta l’altro davanti al minore è quello di essere consapevole della possibilita ‘di ferire anche il bambino in quanto conosce il legame, che lo lega all’altro genitore, accettando il rischio che si verifichi.

Al contrario  il ruolo del figlio vediamo che resta li , non accetta di dissociarsi dal genitore preso di mira, è testimone di un conflitto che non li riguarda e dal punto di vista emotivo, incassa tutta la ostilita ‘ destinata all’altro genitore.

Cosa succede dal punto di vista psicologico nel bambino?

Tra i meccanismi difensivi che si manifestano ci sono quello della Rimozione  dell’evento che consiste nell’incapacita’ da parte della mente di elaborare lo stimolo doloroso mettendo in atto una rimozione massiva dello stimolo e facendo passare nell’inconscio la percezione dell’evento doloroso.

Gli effetti di tale meccanismo saranno che da una parte la mancata esplosione della struttura psichica e dall’altra perderà la possibilità di comprendere e mentalizzano l’avvenimento e cosi scaricare l’effetto del trauma subito.

Un altro meccanismo che si osserva è quello dell’identificazione con l’aggressore.

Il bambino può provare un sentimento positivo nei confronti del genitore aggressivo e violento e può spingersi verso un sentimento smoderato di amore e sottomissione.

Entrambi i meccanismi analizzati possono determinare delle vere e proprie conseguenze psicopatologiche, tra i sintomi che piu’ comunemente vengono riscontrati nei bambini  vittime di violenza assistita ci sono; stati d’ansia e paura mista a rabbia, imbarazzo ed umiliazione (la rabbia viene indirizzata non solo sull’abusante ma anche sull’abusato, colpevole di non essere in grado di prevenire la violenza).altri sintomi sono quelli che coinvolgono la sfera del sonno, mancanza di concentrazione, somatizzazioni a carico dell’apparato gastro-intestinale o cefalee sine materia, tristezza e depressione.

Riassumendo queste mie riflessioni posso concludere dicendo che le conseguenze della violenza assistita variano da soggetto a soggetto, cosi come l’insieme di tutte queste altre variabili la reiterazione dell’esperienza, la struttura della mente, la tran genitorialità delle vicende, cosi come le difese strutturate  che rendono estremamente difficile il processo di aiuto , la discriminazione tra l’evento reale e quello fantasioso.

Nella mia esperienza clinica come psicoterapeuta sistemico familiare posso affermare che difficilmente una coppia che litiga riesce a venirne fuori senza un aiuto esterno e di un esperto.

Risulta fondamentale il processo psicoterapeutico centrato sulla presa di consapevolezza di ogni membro , permettendo ad ognuno di recuperare quello che possiedono e che fa parte di loro stessi.

e… per citare una frase del libro il Piccolo Principe “ i grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta”